ROKUROKUBI

ROKUROKUBI

Una Rokurokubi (ろくろ首, 轆轤首) è un tipo di yokai del folklore giapponese. Questo yokai è particolare per la sua capacità di allungare il collo in modo soprannaturale. Durante il giorno, una rokurokubi appare come una normale donna, ma di notte il suo collo può allungarsi straordinariamente.

Caratteristiche della Rokurokubi:

  • Aspetto: Di giorno, una rokurokubi sembra una donna normale. Di notte, il suo collo si allunga in modo innaturale, permettendole di estendere la testa in luoghi lontani mentre il corpo rimane fermo.
  • Origine: Le storie delle rokurokubi derivano da leggende popolari e racconti dell’era Edo. Si dice che queste donne siano maledette o abbiano commesso peccati che le hanno trasformate in yokai. Alcune storie suggeriscono che la trasformazione sia una forma di punizione karmica.
  • Comportamento: Le rokurokubi spesso spaventano le persone allungando il collo per apparire improvvisamente e sorprendere le vittime. In alcune leggende, succhiano il sangue delle persone o degli animali, simili ai vampiri. Altre storie le descrivono come semplicemente curiose o dispettose, senza intenzioni malevole.
  • Simbolismo: La rokurokubi può rappresentare l’idea di doppiezza o la presenza di un lato oscuro nascosto sotto una facciata normale. La dualità tra il giorno e la notte simboleggia la dualità della natura umana.

Rappresentazione nella cultura:

  • Letteratura e Arte: La rokurokubi appare spesso in racconti tradizionali e nelle stampe ukiyo-e dell’era Edo. Artisti come Utagawa Kuniyoshi hanno creato immagini iconiche di questi yokai.
  • Media Moderni: Le rokurokubi sono presenti in vari anime, manga e film giapponesi. Esempi includono la serie “GeGeGe no Kitaro” e il film “Kwaidan” di Masaki Kobayashi, che presenta un episodio basato su una leggenda di rokurokubi.

La rokurokubi è un esempio affascinante di come il folklore giapponese combina il quotidiano con il soprannaturale, trasformando l’ordinario in qualcosa di misterioso e inquietante.