LEGO: Un successo pieno di sfighe

g1976172d855981c54391ac5d20317a49d9b044a4c0e6f976d02c874b9c97644720120d4a49b0fcebb320fbe6a9651739_1280-674881.jpg

Tutti ovviamente conosciamo il mattoncino più famoso del mondo, ma forse non tutti sanno che le fortune della Lego sono il risultato di una serie di sfortunati eventi capitate alla famiglia Kristiansen. Paperino? L’uomo che nella sua vita è stato colpito 7 volte da un fulmine? I Passeggeri del Titanic? Joe Biden? No, l’uomo più sfortunato della storia è proprio il nostro affezionatissimo Ole Kirk Kristiansen, il fondatore di Lego.

Ma facciamo un po’ di ordine: Ole nasce in una famiglia di agricoltori e ha bene 12 fratelli. Inizierà a lavorare come carpentiere insieme ad uno di questi, dove imparerà i primi rudimenti della riparazione e della costruzione. Fatto tesoro di questa prima esperienza, diventerà un artigiano e aprirà insieme alla moglie un piccolo negozietto di armadi. Il negozio va subito a gonfie vele, tanto che, sicuri del successo, Ole e la moglie decidono di investire tutti i risparmi per acquistare un negozio più grande e più adatto ad esporre le loro magnifiche opere. 

Spoiler: è in arrivo la sfiga Number One.

Poco dopo aver portato tutti materiali e i prodotti nel nuovo stabile, a causa di un guasto tecnico tutto lo stabilimento prende fuoco non lasciando più nulla. Con zero risparmi e 4 figli da dover mantenere la situazione in casa Kristiansen diventa tragica, ma ovviamente Ole non si dà per vinto e riesce in qualche modo a riprendere la sua attività e ad andare avanti. Ma si sa che il primo Villain è sempre il più facile da sconfiggere. Arriviamo al 1929, una data che potrà suonare familiare a qualcuno di voi: la crisi economica.

Il 1929 è l’anno in cui crolla il mercato globale e ovviamente i suoi effetti arrivano fino in Danimarca. La gente punta al risparmio più totale e cerca di evitare spese come piccole riparazioni e armadi nuovi. I mobili non si vendono più, ma il nostro amichevole Falegname di quartiere non si fa buttare giù da un po’ di fuoco e una crisi mondiale: “Finché saremo tutti assieme nessuno potrà sconfiggerci e riusciremo ad andare avanti”. E via che tutti iniziano a toccare ferro (per la SEO coglioni non si può dire). Ole, noi ti vogliamo bene, ma, visto i tuoi precedenti con la fortuna, possiamo evitare di fare questi proclami? 

Infatti, arriva il 1934, e l’adorata moglie di Ole viene a mancare improvvisamente e con questa ultima notizia Ole si sente sconfitto, non riesce più a vedere un futuro. Le vendite non decollano ed è rimasto solo a dover accudire i suoi 4 figli. Ma saranno proprio loro a far scattare la scintilla (tranquilli non ci saranno altri incendi o forse sì?) in Ole. Vedendoli giocare capisce che la gente, in quel momento storico non ha bisogno di cose costose come gli armadi, ma di oggetti più piccoli ed economici che portino felicità e speranza nelle case. Inizia a costruire piccoli giocattoli di legno per i suoi figli e poi per tutti i bambini del quartiere. La fama dei giochi Kristiansen inizia a crescere fino a che un grande imprenditore di Copenaghen chiede a Ole e al figlio di poter vendere i suoi giocattoli nei suoi negozi a Natale. Finalmente la ruota ha iniziato a girare e la famiglia Kristiansen si mette subito all’opera per poter rispettare le consegne, anche perché non può andare sempre tutto storto…e finalmente la LEGO è nata e tutti vissero felici e contenti. Yuhuhuh. 

E invece no. 

Poco prima di Natale, con la produzione di giocattoli appena terminata, arriva l’ennesima sfortuna: la catena di negozi di giocattoli è fallita e non comprerà più tutti i giocattoli già pronti. Ma Ole, come ogni supereroe che si rispetti, anche ad un passo dall’abisso si rimette in piedi e decide di andarsi a giocare il tutto per tutto: venderà personalmente ogni singolo giocattolo, anche se dovesse bussare ad ogni singola porta di Copenaghen. A furia di sconti e scambi di merce riesce a piazzare tutti i giocattoli nelle case dei danesi. E quando metti un prodotto vincente nelle case delle persone, queste inizieranno a parlare bene di te. In poco tempo, le richieste per i giochi di Ole sparano alle stelle. Ed è qui che prende vita per la prima volta la parola LEGO, che significa giocare (Leg) bene (Got).

E finalmente la Lego non ha più ostacoli ed è pronta a decollare…eh no, avete presente Hitler? Mussolini? La II Guerra Mondiale? Eccoci qua. È il 1942, anno in cui la Danimarca viene invasa dalla Germania e tra le vittime dell’invasione c’è nuovamente il negozio di Ole con tutti i suoi prodotti e i suoi progetti che verranno, nuovamente, bruciati (Ebbene sì, c’è un secondo incendio)

Ma dopo una crisi mondiale, due incendi e la morte della moglie, anche la II Guerra Mondiale finisce e Ole e i suoi figli possono finalmente tornare a costruire i loro giocattoli in legno. Il legno appunto che, dopo una guerra, serve a costruire nuovamente gli edifici distrutti dalla guerra e non dei giocattoli, ma anche la crisi del legno non ferma Ole. Inizia l’era della plastica, e se inizialmente si producono piccoli giocattoli classici, pian piano nascono i primi mattoncini che conosciamo bene. E poi beh sappiamo tutti  come è andata a finire e lo sanno anche i nostri portafogli perché ovviamente anche noi siamo diventati Legodipendenti.

Piccole curiosità senza contesto:

  1. La testa delle Minifigures della LEGO ha un foro in alto che lascia passare l’aria, permettendo a un bambino di continuare a respirare anche se dove inghiottirla.
  2. Ogni anno l’azienda produce 400 miliardi di mattoncini.
  3. Il record per la torre di LEGO più alta del mondo è stato detenuto da Milano, dove nel 2015, l’anno di Expo ne fu costruita una alta 35,05 m fatta di 580.000 mattoncini. Questo primato venne battuto nel 2018 con la Omer Tower a Tel Aviv, in Israele, di oltre 36 m. 
  4. Se costruisci una colonna con oltre 40 miliardi di mattoncini puoi raggiungere la Luna.
  5. In media, ci sono solo 18 pezzi difettosi su ogni milione.
  6. Le Minifigures sono la più grande popolazione mondiale: 4 mld.
  7. Le statistiche dicono che vengono venduti 7 set LEGO al secondo. A dicembre ne vengono acquistare 1.680 al minuto e 100.800 ogni ora. 

Fonti: 

  • Storie di Brand (2020, 12 Ottobre). LEGO | la ricompensa del fato. Spotify. https://open.spotify.com/episode/2loQaRRF9eAmbRhU70wROg?si=Tfp-0RLqSQynYs7Ex4r9xw