Il Daruma (達磨) è una tradizionale bambola giapponese, rotonda e senza braccia né gambe, che rappresenta Bodhidharma, il leggendario fondatore del Buddismo Zen. Queste bambole sono note per la loro forma distintiva e per il loro significato come simboli di perseveranza, buona fortuna e successo.
Origini e Storia
Le bambole Daruma prendono il nome da Bodhidharma, un monaco buddista del VI secolo originario dell’India, che secondo la leggenda trascorse nove anni in meditazione in una caverna in Cina. Durante questo lungo periodo, si dice che perse l’uso delle gambe e delle braccia a causa dell’immobilità. La bambola Daruma è ispirata a questa leggenda e simboleggia la tenacia e la capacità di raggiungere i propri obiettivi nonostante le difficoltà.
Le prime bambole Daruma furono create circa 200-300 anni fa nella città di Takasaki, nella prefettura di Gunma, dove ancora oggi viene prodotto un gran numero di Daruma.
Caratteristiche delle Bambole Daruma
Le bambole Daruma sono facilmente riconoscibili per le seguenti caratteristiche:
- Forma: Il Daruma ha una forma rotonda e corpulenta, senza arti. Questa caratteristica rende la bambola stabile e le permette di rimettersi in piedi da sola se rovesciata, simboleggiando la resilienza e la determinazione.
- Volto: Il volto della bambola è spesso disegnato in modo stilizzato, con grandi sopracciglia arcuate e una barba folta, che richiamano l’immagine di Bodhidharma. I Daruma tradizionali hanno gli occhi bianchi, senza pupille.
- Colore: Il colore più comune per un Daruma è il rosso, che secondo la tradizione giapponese porta fortuna ed è associato alla protezione contro il male. Tuttavia, oggi esistono Daruma di vari colori, ciascuno con un significato specifico:
- Rosso: Fortuna generale e successo.
- Giallo: Sicurezza e protezione.
- Bianco: Purezza e armonia.
- Oro: Ricchezza e prosperità.
- Nero: Prevenzione della sfortuna.
Uso del Daruma come Portafortuna
Il Daruma è principalmente usato come un portafortuna per raggiungere obiettivi personali o professionali. La tradizione vuole che, quando si acquista una bambola Daruma, si faccia un voto o un desiderio. All’inizio, solo un occhio della bambola viene dipinto, solitamente il sinistro, e il secondo occhio rimane bianco. Una volta raggiunto l’obiettivo o realizzato il desiderio, si dipinge il secondo occhio come segno di gratitudine e di completamento del voto.
Cerimonie e Tradizioni
Alla fine dell’anno, in molte parti del Giappone, le bambole Daruma che hanno servito il loro scopo vengono restituite ai templi buddisti o scintoisti, dove vengono bruciate in cerimonie chiamate Daruma Kuyo. Questa pratica rappresenta il ringraziamento e il rinnovamento degli auspici per l’anno successivo. Dopo la cerimonia, si può acquistare un nuovo Daruma e iniziare un nuovo ciclo di desideri.
Simbolismo del Daruma
Il Daruma è un potente simbolo di tenacia e speranza. La sua capacità di rimettersi in piedi quando viene rovesciato è un promemoria costante dell’importanza di non arrendersi di fronte alle difficoltà. La frase “Nanakorobi yaoki” (七転び八起き), che significa “Cadi sette volte, rialzati otto”, è spesso associata al Daruma e rappresenta perfettamente lo spirito di perseveranza che questa bambola incarna.
Popolarità e Cultura
Oltre ad essere un oggetto di culto e devozione, il Daruma è anche un’icona culturale in Giappone. È spesso rappresentato in arte, design, e cultura popolare. Le bambole Daruma sono comuni nei templi, nelle case, negli uffici e nei negozi, dove vengono esposte per attrarre fortuna e successo. Inoltre, durante il Daruma Ichi, un mercato annuale di bambole Daruma che si tiene in diverse città giapponesi, è possibile acquistare bambole di varie dimensioni e colori.
Conclusione
Il Daruma è molto più di una semplice bambola: è un simbolo di speranza, perseveranza e successo che ha profondi legami con la cultura e la spiritualità giapponese. Che sia utilizzato come talismano personale o come regalo per incoraggiare qualcuno a raggiungere i propri obiettivi, il Daruma continua a essere una parte importante della vita quotidiana in Giappone e un’icona riconosciuta a livello globale.
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