VERTICAL LAYERING

Nel mondo dei videogiochi, il vertical layering è un concetto che può essere applicato sia al design tecnico dei giochi sia all’aspetto visivo e di gameplay. Ecco come si manifesta nei vari contesti del game development:

1. Architettura del motore di gioco:

  • Nel contesto dello sviluppo del motore di gioco, il vertical layering si riferisce alla suddivisione del software in vari strati o livelli, come:
    • Rendering: Strato responsabile della grafica, della gestione delle texture e dei modelli 3D.
    • Fisica: Strato che gestisce la simulazione della fisica del gioco (movimento, collisioni, gravità).
    • Intelligenza artificiale: Strato dedicato alla gestione dei comportamenti dei personaggi controllati dal computer.
    • Networking: Strato che gestisce la connessione e la sincronizzazione nelle modalità multiplayer.
    Questo tipo di stratificazione permette di modificare o migliorare singoli componenti del gioco senza dover riscrivere l’intero sistema, favorendo modularità e manutenibilità.

2. Design dei livelli:

  • Nel game design, il vertical layering è usato per creare livelli più complessi e coinvolgenti, soprattutto nei giochi open world o platform. Qui, la stratificazione verticale si riferisce alla progettazione di livelli su diverse “altezze” o piani. Ad esempio, un livello potrebbe includere:
    • Superficie: Dove si trovano la maggior parte degli oggetti e dei nemici.
    • Strati sotterranei: Aree segrete o dungeon nascosti sotto il terreno.
    • Strati aerei: Piattaforme elevate o ambienti sospesi che richiedono meccaniche di salto o volo.
    Questa stratificazione incoraggia l’esplorazione verticale, dando ai giocatori la possibilità di scoprire nuove aree nascoste in alto o in basso rispetto al percorso principale.

3. Grafica e rendering:

  • In termini di rendering grafico, il vertical layering viene utilizzato per creare ambientazioni visivamente realistiche e complesse. Ad esempio:
    • Parallax scrolling: Nei giochi 2D, il vertical layering consente di sovrapporre diversi strati di sfondo, ognuno che si muove a velocità diverse, creando l’illusione di profondità.
    • Lighting e shading: Strati di illuminazione e ombreggiatura vengono applicati sopra i modelli 3D per dare una sensazione di realismo, con effetti che variano a seconda dell’altezza o della posizione del giocatore.

4. Game Mechanics:

  • In termini di gameplay, il vertical layering può riferirsi all’introduzione di meccaniche che sfruttano lo spazio verticale. Giochi come “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” o “Assassin’s Creed” utilizzano lo spazio verticale per arrampicarsi, volare o planare, facendo della verticalità un elemento fondamentale delle dinamiche di gioco. Questo aggiunge una nuova dimensione alle strategie di combattimento, esplorazione e risoluzione di enigmi.

5. Narrazione e struttura narrativa:

  • Anche la narrazione nei videogiochi può beneficiare di un approccio di vertical layering. Alcuni giochi implementano strati narrativi, dove la trama principale si sviluppa su un livello, mentre strati secondari o segreti della storia si svelano a chi esplora più a fondo, sbloccando dialoghi, missioni o contenuti nascosti.

In sintesi, nel mondo dei videogiochi, il vertical layering permette ai designer e sviluppatori di suddividere e gestire il gioco in più livelli, sia dal punto di vista tecnico che del gameplay, migliorando l’esperienza di gioco e rendendo i mondi virtuali più immersivi e complessi.

1 commento su “VERTICAL LAYERING”

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