NON SOLO DADI: Le Alternative Creative nei Giochi da Tavolo e di Ruolo

Anche se i dadi dominano la scena nei giochi di ruolo e da tavolo, esistono numerose alternative altrettanto intriganti che aggiungono nuove dimensioni all’esperienza di gioco. Dalle carte ai tarocchi, passando per app digitali e persino torri di Jenga, scopri come i game designer stanno reinventando il concetto di fortuna e casualità per creare meccaniche di gioco più immersive e avvincenti.

Non Solo Dadi: Le Alternative Creative per i Giochi da Tavolo e di Ruolo

Anche se i dadi sono considerati l’anima di molti giochi da tavolo e di ruolo, non sono l’unico strumento per generare caos e fortuna. Esistono tantissime alternative altrettanto intriganti che, se utilizzate, possono trasformare completamente l’esperienza di gioco. Alcune di queste mettono maggiormente in risalto la strategia del giocatore, altre portano l’imprevedibilità a un livello superiore. Prendiamo un attimo per esplorare queste soluzioni creative e capire come i game designer hanno sostituito il classico lancio di dadi con nuovi metodi di decision making.

Carte: La fortuna diventa calcolabile

Le carte sono uno dei sostituti più utilizzati per i dadi, soprattutto nei giochi di ruolo come Savage Worlds e Deadlands. Qui, il mazzo di carte standard (da poker, per intenderci) diventa lo strumento principale per determinare l’ordine delle azioni o l’esito di determinate situazioni. A differenza dei dadi, che hanno risultati totalmente casuali, le carte offrono una sorta di previsione parziale: il giocatore sa quali carte sono già uscite e può fare delle deduzioni su quelle che potrebbero essere ancora nel mazzo.

Questo sistema introduce un equilibrio tra casualità e strategia, poiché è possibile calcolare, almeno in parte, le proprie probabilità di successo. Nei giochi come Deadlands, il mazzo di carte dà un sapore western unico, rendendo l’esperienza più immersiva. È come sostituire un tiro di dado con un duello da saloon, dove le carte sono pronte a decidere chi sarà più veloce con la pistola.

Tarocchi e Rune: Il potere del misticismo

In giochi che vogliono evocare atmosfere più mistiche e esoteriche, i tarocchi o le rune sostituiscono i dadi per determinare il destino dei personaggi. Mage: The Awakening, ad esempio, utilizza i tarocchi per misurare il successo o il fallimento di azioni sovrannaturali. Questo tipo di sistema non solo dà un tocco mistico all’esperienza di gioco, ma introduce anche un elemento narrativo più forte. Tirare un dado è veloce, ma pescare una carta dal mazzo dei tarocchi richiede un rituale, quasi come se si stesse davvero tirando fuori una risposta dall’ignoto.

Le rune, usate in giochi più vicini al folklore nordico, aggiungono un livello ancora più arcano. In alcuni giochi di ruolo vecchio stile, come RuneQuest, si usano veri set di rune vichinghe per predire eventi o risolvere conflitti. È un sistema che rende l’esperienza immersiva, portando i giocatori a connettersi con tradizioni antiche, quasi come un druido che cerca risposte nei segreti del tempo. La differenza con i dadi è notevole: mentre il dado è una macchina perfetta per il caso, tarocchi e rune danno l’impressione che ci sia qualcosa di più profondo dietro ogni risultato.

App e Generatori di Numeri Casuali: Il futuro digitale del gioco

Viviamo nell’era digitale, quindi non sorprende che molti giochi di ruolo moderni abbiano abbracciato app e generatori di numeri casuali. Questi strumenti sono particolarmente utili per le partite a distanza, dove i giocatori non possono sempre lanciare fisicamente un dado. Con app come Roll20 e DnDBeyond, è possibile tirare dadi virtuali con un click, garantendo risultati casuali, ma perdendo un po’ del fascino tattile dei dadi reali. Tuttavia, le app hanno i loro vantaggi: spesso possono salvare automaticamente i risultati, tenere traccia delle statistiche e persino calcolare modificatori complessi, velocizzando il gioco.

Alcuni game master preferiscono utilizzare generatori di numeri casuali per mantenere un controllo segreto sugli eventi del gioco, garantendo che i giocatori non possano contare su fortuna o intuizione. Sebbene manchi quel classico click-clack dei dadi che rotolano, l’efficienza e la velocità dei sistemi digitali hanno ormai conquistato una buona fetta del pubblico di giochi da tavolo e di ruolo.

Jenga: Quando il gioco diventa fisico

Un’alternativa particolarmente creativa ai dadi arriva dal mondo dei giochi indie. Nel celebre gioco Dread, una torre di Jenga viene usata come meccanismo di tensione. I giocatori, anziché tirare un dado per vedere se riescono a compiere un’azione rischiosa, devono estrarre un blocco dalla torre. Se la torre cade, il loro personaggio muore. Questa meccanica non solo crea una tensione palpabile, ma introduce un elemento fisico che rende ogni azione cruciale. È un’idea geniale: chi ha mai provato a giocare a Jenga sa quanto le mani iniziano a tremare quando la torre diventa instabile!

In questo caso, la torre di Jenga diventa una metafora perfetta per la fragilità della vita dei personaggi. Ogni blocco rimosso rappresenta un rischio crescente e, man mano che la torre vacilla, anche le scelte diventano più difficili e il fallimento più vicino. In un certo senso, è come sostituire il caso con la suspense fisica, dove la precisione e il sangue freddo diventano i fattori decisivi.

Spinners e Ruote della Fortuna: Il ritorno al circo?

Un’altra alternativa ai dadi che si è fatta strada in alcuni giochi da tavolo e di ruolo è l’uso di spinners o ruote della fortuna. Questi meccanismi rotativi ricordano i giochi da luna park o le vecchie fiere, dove il destino veniva deciso da una ruota in movimento. Anche se non è un sistema molto comune nei giochi di ruolo tradizionali, viene usato in alcuni titoli specifici per aggiungere una dimensione fisica e spettacolare all’elemento della casualità.

Un esempio famoso è Twister, un classico che si basa su uno spinner per determinare quale mano o piede piazzare su quale colore. Nel mondo dei giochi di ruolo e da tavolo, uno dei più noti esempi è The Game of Life, dove una ruota della fortuna decide l’avanzamento del giocatore lungo il percorso della vita.

In alcuni giochi più moderni, come Click Clack Lumberjack, uno spinner può essere utilizzato per decidere quanti colpi dare al tronco centrale del gioco, e il risultato può cambiare l’andamento della partita. Questi meccanismi circolari possono sembrare più teatrali rispetto ai dadi, con l’elemento di suspense che cresce mentre la ruota rallenta e si ferma.

Le ruote della fortuna non sono un’invenzione recente: già nel Medioevo erano usate per simboleggiare l’incostanza della sorte, come ben esemplificato nella celebre Ruota della Fortuna descritta da Dante nel suo Inferno. La ruota rappresentava l’idea che il destino potesse cambiare in un istante, un concetto che molti giochi moderni cercano di replicare con questi strumenti. Sì, forse ti sentirai un po’ come un domatore di leoni durante uno spettacolo circense, ma c’è un fascino innegabile nel far ruotare il proprio destino in maniera così drammatica.

La Sorte nei LARP: Quando l’interazione fisica è il vero dado

Nei Live Action Role-Playing (LARP), l’equivalente dei giochi di ruolo da tavolo in cui i giocatori recitano fisicamente i loro personaggi, i dadi sono spesso sostituiti da meccanismi molto più pratici. In alcuni LARP, il destino di un’azione viene deciso tramite una sfida fisica, come il classico “sasso-carta-forbici”, o persino tramite mini giochi di abilità. Ad esempio, in giochi dove si impersonano guerrieri, i giocatori potrebbero ingaggiare combattimenti simulati con spade di gommapiuma o archi con frecce in lattice, dove la vera abilità fisica sostituisce il lancio dei dadi.

Questo sistema elimina completamente la casualità numerica, lasciando al giocatore il controllo del proprio destino. È un concetto che porta il gioco di ruolo a un livello diverso, dove il caso diventa secondario rispetto all’abilità e alla destrezza reale dei giocatori .