Se stai cercando un anime diverso, senza un protagonista che stringe i pugni, urla e diventa potentissimo (che se ci proviamo noi, al massimo esce una scoreggina), beh Great Pretender è la serie che fa per voi.
La storia è divisa in 4 casi e segue le avventure di Makoto Edamura, per gli amici Edamame, il quale per sopravvivere truffa chiunque gli capiti a tiro. La sua vita cambia quando cerca di truffare un semplice turista che si rivela essere “il mago del raggiro”, a capo di una particolare banda. Da qui in poi verrà coinvolto in imprese truffaldine più grandi lui, trovandosi ad ingannare un regista mafioso, un principe dispotico, un mercante d’arte corrotto e un trafficante di bambini. Un continuo alternarsi di realtà e finzione, dove non si sa mai con certezza cosa sia vero e cosa, invece, recitato.
Potremmo definirlo un Lupin molto più adulto (No, Fujiko non c’è, mi spiace), con una trama ben pensata, piena di colpi di scena e mai banale. Ciò che dà a questo anime una marcia in più sono, però, i personaggi. Dal primo all’ultimo, hanno una storia ben strutturata che ci fa affezionare a ciascuno di loro, ci fa perdonare qualsiasi loro difetto e li rende reali… ah, occhio alle lacrime.
I colori sono sempre sgargianti. A volte sembra che ai disegnatori si sia scaricato il pennarello e abbiano finito di colorare con i primi colori che trovavano, altre volte che abbiano scrostato la carta da parati rivelando il muro di sotto. L’effetto finale? a me è piaciuto, ma ammetto di avere gusti particolari.
Colonna sonora fantastica, a partire dall’ending con Great Pretender di Freddy Mercury, con citazione alla videoclip originale, ma interpretata da gatti. Questa è una delle tante citazioni sparse nel corso della storia, da Leonardo DiCaprio a Harry Potter, passando per Breaking Bad e il batterista dei Dream Theater. Pensate che c’è pure Cassano che fa il regista (spoiler senza contesto).
Nel complesso un esperimento di Netflix ben riuscito, un anime che non vi farà rimanere delusi, neanche dal finale. Non possiamo dire con certezza che la serie sia conclusa, perché potenzialmente il finale rimane aperto. Ma, anche nel caso in cui non ci dovesse essere una terza stagione, il finale è degno di essere chiamato finale.
Beh ora votiamo e se non c’è Fujiko non c’è neanche Borghese che ribalterà il risultato.
PAGELLONE
Trama: 9.5
Personaggi: 10
Disegno: 8
Lacrime: 7.5
Risate: 7
SCHEDA TECNICA:
Titolo originale: Great Pretender
Regia: Hiro Kaburagi, Ryōji Masuyama
Stagioni: 2
Episodi: 23
Dove vederla: Netflix
Anno: 2020
Tratto da: Storia originale
Musiche: Yutaka Yamada