ANOTHER – YUKITO AYATSUJI

TRAMA

Ambientato in una scuola media del Giappone, più precisamente nella III C della scuola superiore, dove gli studenti sono perseguitati da una maledizione che quasi ogni anno miete numerose vittime sia tra di loro che tra i loro parenti. La maledizione ha inizio 26 anni prima degli eventi narrati nel manga quando una studentessa della terza C brillante e amata da tutti morì improvvisamente in un incidente. I suoi compagni, non accettando la sua morte, continuarono a far finta che lei non fosse mai morta e che fosse ancora con loro in classe. Finché nella cerimonia di fine anno, nella più classica delle foto di classe comparse pure lei nella foto. Da questo evento continuarono a morire quasi ogni anno un determinato numero di persone legate alle 3° C. Da questo momento inizia la nostra storia. Koichi Sakikibara inizia, dopo un periodo di malattia in ospedale, a frequentare la III C, dove inizia a parlare con Unasua compagna di classe con una benda sull’occhio che solo pochi mesi prima aveva incontrato nell’ascensore dell’ospedale, Misaki Mei. Il giorno del loro primo incontro stava portando in regalo un bambola ad una bambina che lei stessa ammette essere morta. Arrivato a scuola scopre che tutti i compagni ignorano Mei e sembrano non riuscire neanche a vederla e percepire la sua presenza. Lei stessa rivelerà al nostro protagonista di non esistere e soprattutto di non parlare più con lei per “evitare che tutto cominci di nuovo”. Questa scelta sembra causare numerosi eventi e morti all’interno della classe. Chi è in realtà la ragazza con la benda sull’occhio? Perché gli altri compagni non riescono a vederla ed evitano qualsiasi domanda su di lei? Cosa vuol dire che non esiste? E soprattutto “chi è il morto”?

COVER DISCUTIBILE?

Prima di partire con la solita nostra analisi ad cazzum, ho una domanda per Star Comics o per chiunque abbia scelto le copertine: Perché? Partiamo dal presupposto che questo non è un manga Horror, però ha una trama super intrigante, una lettura che comunque porta con sé sempre un’ombra di angoscia, malinconia, dubbi e tristezza. E ALLORA PERCHÈ AVETE SCELTE DELLE COPERTINE AZZURRE, FUCSIA E ARANCIONE CHE MANCO SAILOR MOON? Era da più di un anno che ce l’avevo in collezione e non l’avevo mai letto perché credevo fosse un semplice manga Shojo…(Sì lo so, hanno fatto la nuova edizione in due volumi che è molto più figa..gnegnegne)

Ritorniamo a noi. 

DISEGNI E SCENEGGIATURA

Ho amato i disegni. Nel momento in cui devo mettere ansia al lettore ci riescono. Le scene delle morti non sono quasi mai disegnate direttamente, ma con particolari che ti fanno intuire cos’è successo, aiutato dai primi piani degli sguardi dei protagonisti, malinconici e dubbiosi. E poi c’è la zia Reiko…oh zia Reiko. 

Una particolarità che ho particolarmente apprezzato, ma forse perché so’ strano io, sono le scenette “comiche” che intervallano la trama. Un espediente narrativo usato per sottolineare l’inizio di un nuovo momento di suspance che stava per iniziare. Purtroppo, la durata del manga (4 Volumi) non ha permesso all’autrice di andare più a fondo nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi che, eccezion fatta per i due protagonisti, non sono quasi mai approfonditi a dovere. Ciò che più ho amato di questo manga è la scelta di quello che possiamo definire l’unico vero Villain della storia che non è né un mostro né Orochimaru, ma bensì la morte stessa in tutte le sue facce e forme.
Il finale ha un bel plot twist finale inaspettato, anche perché per certi versi un po’ esagerato. Il classico:  “wooooooooooo non ci avevo pens…ma aspe’ … che cazzzz??” 

GIUDIZIO FINALE

Date una possibilità ad Another, manga poco conosciuto, breve che per 4 Volumi ti intratterrà con un una storia super originale ed intrattenente. Ah, se volete c’è anche l’anime su VVVID, però io non l’ho visto. Se non vi piace io non c’entro nulla. Anche se non vi piace il manga. 

Tratto da un romanzo omonimo.

PAGELLONE:

SCHEDA TECNICA: